Liudmila Kozlova è minuta e bionda, viene da Ekaterinburg, la città al confine con l'Asia dedicata a Caterina moglie di Pietro il Grande e ultima dimora della famiglia imperiale Romanoff.
Ha percorso il senso inverso il cammino della Transiberiana per perfezionare, in Italia, il suo talento immaginifico dedicato al mondo della moda. In Italia ha appreso le tecniche del taglio e della costruzione e la progettazione di una collezione di moda.
n Italia ha, poi, superato gli ostacoli burocratici ed ha avviato l'Atelier Lamilà. Il coraggio, la passione e la competenza le aveva già nella valigia con la quale è arrivata in Italia vent'anni fa.
Lamilà è un marchio pensato per una donna che è femmina e madre, così che le crezioni di Liudmila, costruite a quattro mani nel suo laboratorio , uniscono la razionalità delle forme, alla funzionalità dei modelli, lasciando alle grafiche ed al colore - con palette che affondano nei gessi pastellati settecenteschi o nelle vivaci cromie di Kandiskji - il compito di indicare la sua cultura di origine.
Liudmila ascolta le donne che le recano visita. Cantanti d'opera, interpreti di musica sacra, pittrici che chiedono di essere protagoniste di un immaginario diverso, lontano dagli stereotipi. E dalla paziente interpretazione di questi spunti, fra spilli, "imbastiture", ricerche su campioni di tessuti che diventano francobolli, Liudmila dipinge le sue donne. Donne che vivono in Italia, Svizzera e Russia e che possono acquistare le sue creazioni "su misura" in negozi specializzati oppure online.
Donne adulte e donne mignon. Tutte Lamilà. Con l'accento sulla a finale. Perchè il brio e l'allegria della vita, sono come la brezza di primavera su di un prato fiorito. Perchè le donne, dicono in Russia, sono i "fiori della terra".
Sabrina Danieli